Bulimia Nervosa


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La Bulimia Nervosa è una psicopatologia caratterizzata da un comportamento alimentare disturbato.

La persona che ne soffre è dedita a frequenti abbuffate. Associate ad esse vi è un’ossessione per l’immagine corporea. Dopo le abbuffate il soggetto adotta alcuni o più comportamenti per non ingrassare. Tali pratiche  sono: il vomito autoindotto, l’uso di lassativi, diuretici, clisteri, il digiuno, l’esercizio fisico intenso.

Mangiare così tanto e poi fare ricorso a tali comportamenti ha conseguenze gravi e gravissime a livello della salute. L’organismo va incontro a uno scompenso degli elettroliti ( i principali sono: sodio, potassio, calcio, magnesio). Tali scompensi comportano debolezza muscolare, problemi cardiaci, respiratori, fragilità ossea. L’uso di diuretici danneggia i reni. Il vomito autoindotto causa danni ai denti. Inoltre si può andare incontro a disidratazione, alterazioni ormonali, ciclo mestruale alterato o assente, perdita dei capelli, ecc..

Le abbuffate presentano una frequenza e un’intensità diversa in ogni soggetto. Egli vi ricorre solitamente di nascosto, cercando di non farsi scoprire dai familiari. L’abbuffata rappresenta una consolazione, un antidoto per far fronte alla rabbia, alle ansie, alle angosce quotidiane che il soggetto non riesce a gestire. Per calmarsi, tranquillizzarsi, sfogarsi, ingurgita grandi quantità di cibi “proibiti”. Sono alimenti evitati nei pasti quotidiani per non ingrassare come dolci, carboidrati e grassi. Quando inizia ad abbuffarsi  la persona inizialmente prova piacere proprio perchè si concede di mangiare quello che le piace. Ma molto rapidamente il piacere lascia il posto ad angoscia, vergogna e senso di colpa. Infatti  abbuffarsi, sebbene sia un tentativo per stare meglio, precipita nuovamente la persona nel malessere e nella sofferenza.

La Bulimia Nervosa colpisce soprattutto le donne. Il disturbo si manifesta solitamente in adolescenza o entro la prima età adulta. Può essere associato ad altre psicopatologie come depressione, tossicodipendenza, alcolismo.

La persona che soffre di Bulimia Nervosa può presentare una bassa autostima, un pensiero rigido, con tendenza al perfezionismo, al controllo di sè e degli altri.

In tutti i casi di Bulimia Nervosa esistono rapporti molto problematici con le figure genitoriali.

La Bulimia Nervosa richiede un trattamento complesso che prevede l’intervento di diversi specialisti.

E’ importante intraprendere un percorso terapeutico in associazione ad un monitoraggio medico e un trattamento farmacologico.

In caso la persona sia adolescente è fondamentale che anche i genitori abbiano dei colloqui con il terapeuta. Oltre a trattamenti individuali è possibile considerare l’opportunità di psicoterapie familiari.

La dottoressa Pappalardo propone una psicoterapia che mira ad aiutare la persona ad attivare le proprie risorse per affrontare le angosce. Oltre a considerare come migliorare i rapporti familiari la persona viene aiutata a rafforzare la propria autostima. Fondamentale diviene la capacità di far fronte ai sentimenti negativi trovando delle strategie per non esserne sopraffatti. Il soggetto viene così aiutato a recuperare un rapporto più equilibrato con il proprio corpo e con il cibo. Il soggetto ritrova l’amore per se stesso, per riappropriarsi della sua vita senza più colpa nè vergogna.